30/09/2013

“Il bambino nella roccia”: l’immagine che sta facendo il giro del web

La foto che vedete postata qui è divenuta virale grazie alle tante condivisioni su vari blog e social network che hanno contribuito a renderla “famosa”.

Un chiaro riferimento alla vita, un omaggio al più prezioso dei doni che un essere umano possa mai dare…. e ricevere.
La vita intesa come procreazione, la maternità vissuta come un atto d’amore verso un piccolo essere che cresce nel ventre materno, che viene nutrito, cullato e protetto. Un essere indifeso ma al tempo stesso così forte, capace di donare amore prima ancora di venire alla luce, capace di “condizionare” l’esistenza di chi ha scelto per lui.

Nascere non è una scelta soggettiva bensì dipesa da altri che si rendono autori, grazie all’atto del concepimento, di quello che può essere definito come “il grande miracolo della vita”.

In rete, non tutti forniscono informazioni circa l’origine, il luogo ove è stata scattata, l’autore o il significato dell’opera stessa: molto è lasciato alla libera interpretazione.

Escluso che si tratti di un fake, falso, o di una più classica photoshoppata, dopo alcune opportune ricerche è emerso che tale opera non è altro che il risultato di una tesi di laurea di un artista colombiano, Dubian Fernando Monsalve Torres.

Studente della scuola d’arte della facoltà di Architettura della Università Nazionale di Colombia, che ha sede a Medellin, Dubian Fernando ha realizzato l’opera in 15 giorni: armato di badili, vanghe, coltelli e scalpelli, lo scorso maggio ha “impresso” il suo concetto di diritto alla vita nella roccia, ben visibile lungo la strada che collega Medellin a Santo Domingo Savio, in Colombia.

La tematica principale della scultura è l’aborto, inteso come evento violento che priva un essere umano del proprio diritto alla vita, mentre lo scopo ultimo dell’opera è quello di sensibilizzare, rendere consapevoli di ciò che tale scelta, l’aborto, può comportare.

Infatti, quello che in apparenza può sembrare soltanto un feto, se osservato meglio, appare in realtà come l’unione di due corpi: il piccolo, testa e piedi, e la sua mamma, braccia e corpo.

Entrambi rappresentano due entità ben distinte ma totalmente dipendenti l’una dall’altra: da ciascuna madre nasce un figlio e da ciascun figlio nasce una madre.

Fonte: Net 1 news

Blu-Dental

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.