22/11/2013

Chiesa in Costa Rica: quasi un milione hanno marciato per la vita e contro l’aborto

Il portavoce della Conferenza Episcopale del Costa Rica, P. Javier Román, ha indicato alla stampa locale che si stimano tra 800.000 e 1 milione le persone che hanno partecipato alla Marcia per la Vita il 17 novembre in tutto il Paese.

Nelle dichiarazioni raccolte dal giornale costarricense Extra, P. Roman ha detto che “la marcia ha superato di molto le nostre aspettative, poiché stimiamo che siano arrivati da tutto il paese tra 800 000 e 1 milione di persone.”

In un comunicato l’Arcivescovo di San José (Costa Rica), Mons. Rafael Quirós, ha ricordato che il 17 novembre, “migliaia di cattolici, e molte altre persone, immerse in un clima di festa, siamo usciti in strada con il fermo proposito di dimostrare il nostro impegno a promuovere, costruire e rafforzare la famiglia come istituzione e fondamento della società.”

“Come Chiesa, ancora una volta, con totale certezza, pieni di gioia e senza paura, abbiamo manifestato nuovamente, che la visione cristiana della famiglia, condivisa dalla stragrande maggioranza del popolo del Costa Rica richiede una protezione speciale da parte dello Stato“.

Mons. Quirós ha assicurato che questa manifestazione di massa ha chiaramente espresso “che la Chiesa cattolica non disprezza, né attacca, né incita alla discriminazione di nessuna persona, ma nel suo legittimo diritto difende, rispetta e promuove il matrimonio e la famiglia nel vero senso della parola.”

“Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla crisi morale, sociale, economica e politica che attraversano le famiglie costarricensi”, ha detto.

L’arcivescovo ha sottolineato che la marcia di domenica “non è stata né occasionale né improvvisata, quello che abbiamo fatto è stato di ascoltare la voce del nostro popolo che vedendosi minacciato, ci ha gridato di portare a termine un evento così bello come quello che abbiamo vissuto.”

“Dal momento che la famiglia è la cellula fondamentale della società, sollecitiamo rispettosamente i signori candidati alla Presidenza della Repubblica, e perché no, che aspirano ad un posto a sedere, che manifestino davanti agli elettori con chiarezza il loro pensiero sulla famiglia“, sia “per quanto riguarda la sua conformazione, attenzione completa, quanto ad alloggio, salute, educazione, formazione nei valori, sensibilizzazione.”

L’Arcivescovo di San José ha dichiarato “con soddisfazione, abbiamo visto come la nostra convocatoria si è data proprio in un momento in cui il Papa Francesco, sottolineando che la crisi sociale e spirituale nel mondo di oggi riguarda la vita familiare, ci invia un documento preparatorio per la Terza Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo che si concentrerà precisamente nel guardare e analizzare la situazione attuale della famiglia oggi”.

In una seconda fase del Sinodo, ha detto, si cercherà “di delineare quello che pastoralmente corrisponda al contorno dell’ambiente familiare. Dalle urgenze della Nuova Evangelizzazione, si deve comprendere questa consultazione che abbiamo ricevuto.”

Siamo tutti invitati a rinnovare il nostro impegno per la famiglia, proclamando gioiosamente il Vangelo della vita, sicuri che camminiamo nella verità. Chiudiamo le nostre orecchie a qualsiasi proposta contraria” ha concluso l’Arcivescovo.

Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da Aciprensa in lingua spagnola

Fonte: Aciprensa

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