21/10/2013

Attivisti radicali attaccano i vescovi cattolici sull’aborto

Negli ultimi giorni, ci sono stati molti attacchi da parte di esponenti della sinistra contro la Conferenza statunitense dei vescovi cattolici (USCCB). Guidati da un sito estremista a favore dell’aborto, rhrealitycheck.org, questi attivisti stanno cercando di mettere a tacere i vescovi. La USCCB, infatti, si batte per i diritti di coscienza dei cattolici contro le politiche di Obama sull’assistenza sanitaria.
Visto che il Congresso sta prendendo in considerazione di finanziare le agenzie governative sui disegni di legge e per contenere il limite massimo del debito, i vescovi, guidati dal Cardinale O’Malley e dall’Arcivescovo William E. Lori, stanno cercando di incorporare il diritto all’obiezione di coscienza nel corpo legislativo che deve essere approvato.
Adele Stan è in testa al gruppo ed ha intitolato il suo slogan “Ad ogni costo: i vescovi cattolici stanno spingendo per la fine del controllo delle nascite”. Costei è stata sostenuta dalla collega Jessica Mason Pieklo, che ha detto: “I vescovi cattolici si immischiano in questioni di assistenza sanitaria”.
Altrove, Khier Casino è intervenuto nella conferenza “USCCB Richieste Diritti Speciali sul Controllo delle Nascite”. Ian Millhiser ha chiamato il suo articolo “Vescovi cattolici a casa: caduta del governo se non si ottiene un modo per controllare le nascite”. Oggi al dailykos.com, appare la notizia “Vescovi cattolici richiedono al Congresso di interrompere l’economia statunitense”.
Non solo i vescovi godono del Primo Emendamento della Carta dei Diritti degli USA, che consiste nella libertà di parola e di culto, ma sono anche tenuti moralmente a combattere ogni tentativo da parte dello Stato di costringere i cattolici a violare la propria coscienza, ad esempio, attraverso il finanziamento di farmaci abortivi.
Stan è agguerrita nel suo anti-Cattolicesimo. “I vescovi”, dice, “vogliono bloccare l’accesso dei cittadini all’assistenza sanitaria, negare cibo agli affamati e il rifugio per i senza tetto”. Inoltre, “ad essi non dispiace vedere l’economia globale messa in ginocchio e discriminare le donne. Infatti, nessun vescovo ha mai sopportato il dolore, il sangue ed il terrore per la sopravvivenza. Pensateci bene, nessuna donna ha scelto di abortire il proprio bambino. La loro voce non dovrebbe forse essere sentita? E che ne dite degli omosessuali? Non sono all’altezza?”

Traduzione a cura di Veronica Palladino

Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da LifeNews in lingua inglese

di John Smeaton

banner loscriptorium

 

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.