Negli USA il Congresso ha approvato la legge che proibisce l’aborto dopo le 20 settimane. I voti sono stati 228 a 196, sostanzialmente i Repubblicani hanno votato a favore e i Democratici contro. La legge, che deve passare al Senato, prevede multe e prigione per i medici che pratichino l’aborto oltre le 20 settimane di gestazione. Obama ha minacciato di porre il veto presidenziale.
In USA la legge sull’aborto finora è stata estremamente permissiva, tant’è vero che sono spesso venuti alla ribalta della cronaca gli orrori commessi nelle macellerie di bambini, quali quella di Filadelfia gestita da Kermit Gosnell . Molti Stati , negli ultimi tempi, hanno varato norme più restrittive, ma il fatto che sia passata una legge federale è una grande conquista per la Vita: il limite di 20 settimane è segnato in base al fatto che certamente a quell’epoca il bambino è in grado di sentire dolore.
In Italia la vulgata racconta che l’aborto è permesso fino a 90 giorni, ma in realtà di fatto la norma è spesso aggirata e inoltre l’ art. 6 della l.194 permette anche l’aborto tardivo “dopo i primi novanta giorni... a) quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna; b) quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna”. Così, sostanzialmente, vengono abortiti – in qualsiasi momento della gestazione – bambini col piede torto o il labbro leporino.
Sulla legge americana si può approfondire leggendo qui:
http://www.lifenews.com/2013/06/18/congress-passes-bill-banning-late-term-abortions-after-20-weeks/
di Francesca Romana Poleggi
