15/11/2013

L’Ordine degli avvocati di Verona promuove i diritti LGBTI – contro la dilagante ideologia omosessuaalista e di identita’ di genere

Pubblichiamo la lettera di Alberto Zelger consigliere Comunale di Verona che ci invita all’azione

Caro amico,
avrai saputo che l’Ordine degli Avvocati di Verona ha patrocinato un convegno sui “diritti LGBTI (L=lesbian, G=gay, B=bisexual, T=transgender, I=intersex), organizzato dalla Rete Lenford (www.retelenford.it) per il prossimo 22 novembre nell’Auditorium della Banca Popolare di Verona in viale delle Nazioni 4.

Questa associazione, fondata nel 2011, si propone di costituire una rete di avvocati su tutto il territorio nazionale per la tutela delle persone omosessuali, preparando il terreno a nuove leggi gay-friendly, in primis quella contro l’omofobia, che vorrebbe tappare la bocca – pena la galera – a tutti coloro che si oppongono al riconoscimento delle nozze gay, all’adozione dei bambini alle coppie gay, alla “produzione” di bambini con l’utero in affitto e all’educazione sessuale obbligatoria basata sull’ideologia del “gender”, secondo la quale i bambini non dovrebbero più identificarsi col padre o con la madre in base al sesso biologico, ma scegliere la propria identità tra un’ampia gamma di generi equivalenti: maschio, femmina, lesbian, gay, bisexsual, transgender, queer, intersex, eccetera. Per convincersi dei rischi che corriamo, basta leggere la “Strategia nazionale 2013-2015” del Ministero per le Pari Opportunità (la Rete Lenford è citata a pag. 36), di cui si può trovare una sintesi nell’articolo di Riccardo Cascioli: “L’ultimo regalo della Fornero”, ma anche le recenti istruzioni della sezione europea dell’OMS (clicca qui).

Grazie al forte radicamento dei valori umani e familiari nel nostro tessuto sociale, finora non avevamo mai assistito ad una propaganda così capillare contro la famiglia, i figli e la genuinità delle relazioni uomo-donna. Ora invece, con la complicità dei media, finanziati da lobby internazionali, stiamo subendo il tentativo di far apparire come “minoranza retrograda” tutti coloro che sostengono il primato della famiglia naturale (uomo-donna-bambini) sulle alle unioni omosessuali, ignorando persino il dettato costituzionale; se poi non riusciranno a convincerci, vorrebbero etichettarci come “seminatori di odio” e metterci in galera, come prevede la legge contro l’omofobia (clicca qui).

Ti invito quindi ad esprimere la tua protesta, scrivendo a [email protected] e a [email protected] per l’ampio spazio concesso dall’Ordine degli Avvocati e dalla Banca popolare ad un convegno di chiara impronta ideologica, che offende a dir poco la sensibilità umana e cristiana della stragrande maggioranza dei veronesi.

Alberto Zelger
Consigliere comunale

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