23/01/2014

Nasce il comitato “Nel nome dell’infanzia”

È nato perché si fa sempre più forte la minaccia contro l’integrità morale, psicologica, fisica dei nostri figli.   La dilagante “morale” del relativismo si è tradotta, come era prevedibile, nell’inesistenza di una morale.

L’ossessione sessuale, e in particolare l’omosessualismo, conquistano spazi sempre più ampi. Già in molte scuole vengono impartite lezioni di “educazione sessuale”, con contenuti inaccettabili, e col risultato di turbare gravemente i giovani, senza alcun rispetto per i loro normali ritmi di crescita e per il diritto/dovere educativo della famiglia, di fatto esautorata proprio in tematiche così delicate.

A breve rischiano di tradursi in legge gli “orientamenti educativi” internazionali, (già operativi in alcuni Stati europei) che impongono fin dalla scuola materna un piano di studi in totale contraddizione con le più elementari leggi naturali.

La scuola, che un tempo era il luogo dove affidavamo i nostri figli, con la tranquillità che venisse loro impartita educazione e preparazione culturale, diverrà il primo veicolo di corruzione, ma tutto sarà obbligatorio perché stabilito dalla “legge”, il nuovo dio di quanti hanno voluto fare a meno di Dio.

La minaccia contro i nostri figli e contro la libertà di educazione è grandissima e attuale. Per combattere, con tutti i mezzi, questa minaccia, è nato il Comitato NEL NOME DELL’INFANZIA.   Il comitato ha sede di Milano, via Cascina Barocco 22/a, ed è presieduto dall’Avv. Maria Assunta Opportuno.

Sabato 8 febbraio alle ore 16, a Padova, si terrà la prima conferenza di presentazione del Comitato. Entro pochi giorni forniremo i dettagli del programma della giornata.   Di seguito pubblichiamo il manifesto programmatico del Comitato:

Tutti noi abbiamo potuto assistere, nel corso degli ultimi decenni, alla progressiva erosione dei valori etici in cui la società si riconosceva senza distinzione di credo religioso e di fede politica.   In  nome di tutte le libertà si è innescato un processo diretto a travolgere la stessa legge naturale e le cui tappe prevedibili si sono puntualmente verificate e con le conseguenze che già da tempo sono sotto gli occhi di tutti.

Ma questo processo ha subito negli ultimissimi tempi un’ accelerazione impensata. Dopo l’attacco alla vita nascente e morente e alle strutture fondamentali della famiglia, l’obiettivo è stato puntato senza remore sull’educazione dei bambini e degli adolescenti, in un disegno perverso di distruzione collettiva. Questo disegno ha preso corpo nel mostruoso programma educativo messo a punto su scala internazionale.

Sotto la formula della già nota “educazione sessuale” è già stato imposto dall’alto e a sorpresa in alcuni paesi europei il micidiale disegno di:

–       distruggere, già nella prima infanzia il senso del pudore e il senso di cose che appartengono ad altre stagioni della vita.

–       violentare la libertà morale e la sensibilità dei soggetti più deboli attraverso la iniziazione forzata all’esperienza di fenomeni legati alla sfera sessuale.

–       compromettere ogni equilibrio e minare da adesso l’esistenza stessa delle nuove generazioni.     L’arma  usata sono le leggi dello Stato, che non presuppongono più un’etica, ma la costruiscono a piacimento dell’eletto di turno e del suo tutore mediatico, o in ossequio alla dittatura egemone degli organismi sovranazionali.

C’è, in questo, la rapina della dignità individuale e dell’innocenza. Una rapina dei cui danni permanenti e irreversibili nessuno risponderà. C’è allo stesso tempo la espropriazione della famiglia, costretta a consegnare i propri figli, quali vittime sacrificali, al leviatano statale.

Alla luce di tutto ciò, il Comitato NEL NOME DELL’INFANZIA si propone:   ù

–         di diffondere ogni informazione e documentazione utile per conoscere e combattere questa nuova incombente mostruosità, già sperimentata altrove e spesso, almeno inizialmente, all’insaputa delle famiglie;

–         di denunciare l’illegittimità di qualunque normativa che, in contrasto con l’articolo 30 della Costituzione, espropri il diritto dei genitori di istruire ed educare i proprio figli;

–         di denunciare ogni attività penalmente rilevante posta in essere ai danni dei minori in ambito scolastico;

–         di sensibilizzare con ogni mezzo genitori e insegnanti e di promuovere, attraverso incontri anche pubblici, la conoscenza di quei programmi scolastici, di matrice sovranazionale e in predicato di essere recepiti nell’ordinamento interno, che sono gravemente lesivi della dignità dei bambini e della potestà dei loro genitori.

–         Di promuovere la istituzione e organizzazione di centri scolastici capaci di sottrarre bambini adolescenti alle esperienze devastanti che i nuovi programmi ministeriali si propongono di riservare loro.

Avv. Maria Assunta Opportuno – Presidente del Comitato

Fonte: Riscossa Cristiana

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